Chi non conosce le celeberrime Lacrime di San Lorenzo, le stelle cadenti osservabili durante la notte tra il 9 e il 10 Agosto? Ma cosa sono queste scie di luce? Perché questa periodicità? Possono essere osservate solo ad Agosto? A questi e ad altri quesiti cercherò di rispondere con quest’articolo.
Gli sciami meteorici: cosa sono e come osservarli
Meteora - Fonte deltaMike |
Le stelle cadenti (da ora in poi meteore) non sono altro che minuscoli frammenti rocciosi (grandi un paio di millimetri) i quali, entrando a grande velocità nell’atmosfera terrestre, si surriscaldano a causa dell’attrito dell’aria a circa 100km dal suolo generando le ben note scie di luce di cui stiamo parlando.
Origine
Nella maggior parte dei casi questi frammenti rocciosi sono i residui lasciati da una cometa lungo la sua orbita intorno al Sole durante il suo graduale processo di sgretolazione. Nella minor parte dei casi sono residui di asteroidi (2-3 casi accertati).
Cometa - Fonte NASA |
Da quanto detto si capisce bene il perché della periodicità di tali eventi: solo quando la Terra si avvicina abbastanza (circa 22,5 milioni di km) ad un’orbita cometaria si creano i presupposti per la manifestazione di uno sciame meteorico sulla volta celeste. Ovviamente questo avverrà sempre negli stessi periodi dell’anno.
Gli Sciami Meteorici durante l’anno
A differenza del credere comune, le meteore non si manifestano solo ad Agosto; durante l’anno l’orbita terrestre incontra più orbite cometarie dando luogo a regolari sciami che prendono il nome dalla costellazione vicina alla porzione di cielo dove queste si manifesteranno: pertanto avremo le Perseidi (le Lacrime di San Lorenzo), le Leonidi, le Geminidi, le Orionidi e così via. In verità vi sono anche metereoidi casuali i quali danno luogo all’effetto “sporadic pollution” ovvero alla manifestazione di sporadiche meteore quantificabili in 1-2 meteore all’ora durante tutto l’anno.
Durante la loro manifestazione, le meteore sembrano irradiarsi a partire da o verso un punto preciso della sfera celeste: tale punto prende il nome di Radiante ed è identificato, nel caso delle Quadrantidi (il cui nome internazionale è QUA), dal punto in rosso nella figura. S’intende, il discorso del Radiante è nient’altro che un’illusione ottica in quanto i detriti hanno tutti la stessa direzione e stesso verso lungo l’orbita cometaria.
Bolide - Fonte Howard Edin |
La luminosità di una meteora dipende essenzialmente da due fattori: la grandezza del detrito e la velocità con la quale entra nell’atmosfera terrestre; quanto più sono alti questi fattori tanto più sarà luminosa la scia lasciata. Nel caso tale scia sia più luminosa della magnitudine massima che può raggiungere il pianeta Venere (-4,6) la meteora prende il nome di Bolide: tale evento è uno di quelli che almeno una volta in vita sua un astrofilo si auspica di osservare in quanto è uno degli spettacoli astronomici più suggestivi, dato che spesso tali meteore esplodono prima di terminare la loro luminiscenza.
Colore
Il colore della scia di una meteora dipende dalla composizione chimica del corpo-madre (e quindi del singolo frammento) e possono spaziare dal rosso rubino all’azzurro elettrico.
A proposito dei bolidi vi lascio un bel video di questo raro evento:
A proposito dei bolidi vi lascio un bel video di questo raro evento:
Durata dello sciame e densità di meteore
La finestra temporale durante la quale si manifestano gli sciami meteorici dipende essenzialmente dall’inclinazione mutua di quest’ultima con l’orbita terrestre: tanto più è inclinata l’orbita cometaria rispetto a quella terrestre, tanto più sarà ampia la finestra temporale; Analogamente la densità di meteore si misura per singola ora ed è tanto più alta quanto più è densa di detriti l’orbita planetaria. Quest’ultimo parametro prende il nome di ZHR (Zenithal Hourly Rate) ovvero il Tasso Orario Zenitale e si intende come “il numero di meteore che un osservatore sarebbe in grado di osservare in un'ora, sotto un cielo buio e terso (quindi con magnitudine limite 6,5), se il radiante dello sciame fosse allo zenit” (Fonte Wikipedia).
L’osservazione
L'osservazione delle meteore va fatta ad occhio nudo seguendo poche semplici regole:
- il luogo d'osservazione deve essere lontano dalle luci cittadine e quanto più sgombro da ostacoli visuali;
- bisogna mettersi in posizione semidistesa, inclinati di 45° rispetto all'orizzonte, in modo da poter essere rilassati ed avere un'alta concentrazione;
- il Radiante dev'essere alto almeno 10° dall'orizzonte;
- il centro di osservazione deve essere distante circa 50° dal Radiante:
- il cielo deve avere magnitudine limite 5;
- le osservazioni vanno fatte da soli, o quantomeno senza poter essere influenzati da altri osservatori.
Questo è un punto alquanto delicato che pertanto tratterò in un articolo a parte.
Cieli Sereni!
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